I campi di concentramento in Italia - Geografia dello Sterminio

Vi è una differenza, spesso trascurata, tra campi di concentramento e campi di sterminio, una differenza che non è di grado, ma qualitativa. La morte avena infatti un ruolo ben diverso. Nel sistema dei campi di concentramento la morte era un accidente previsto e, tuttavia, non programmato. Questo spiega perché il tasso di mortalità non superò mai il 20%. Nei campi di sterminio, progettati per la gassazione degli ebrei ( Chelmno, Belzec, Sobibor, Majdanek e Treblinka, oltre ad Auschwitz che era ambedue le cose) il tasso di mortalità superò il 99%. Una volta scesi dalle rampe gli ebrei venivano indirizzati nelle camere a gas. Quanti più cadaveri producevano le officine hitleriane, tanto più ne era elogiata la resa.

D. Di Cesare, Prefazione ad Modernità ed Olocausto, Corriere della Sera, 27 gennaio 2017.

GEOGRAFIA DEI LAGER


Dove erano situati i principali campi di concentramento e di sterminio? Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale una buona percentuale della popolazione ebraica viveva in aree dell’Europa del Nord e dell’Est con massima concentrazione in Polonia, dove sarebbero stati allestiti i lager più noti ed estesi tra cui Auschwitz che divenne il riferimento principale delle rotte di deportazione e di internamento. Qui, infatti, convogliavano le maggiori rotte di deportazione che partivano dai centri di raccolta di Parigi, Berlino, Vienna, Roma e non solo. Questo era dovuto alla strategica posizione del campo, il quale era situato al centro del territorio, del terzo Reich. I campi di concentramento invece, erano presenti in tutta Europa, dalla Francia, alla Grecia.

Disposizione dei lager in Europa.

LA CONCENTRAZIONE IN ITALIA


Dislocazione dei principali campi di concentramento in Italia.

L'Italia, sotto la guida del partito fascista, contribuì al progetto di internamento, tramite la costruzione di apposite strutture (soprattutto a Bolzano), le quali però sarebbero da considerarsi soprattutto come strutture di transito, ossia punti di raccolta dai quali partivano i treni destinati ai lager tedeschi. Si stima che gli ebrei italiani inviati in Germania siano stati circa 14000, de quali il 73% dalle regioni del nord Italia. I principali punti di raccolta furono Bolzano, Trieste, Fossoli, Risiera San Sabba, mentre le principali destinazioni, Auschwitz, Dachau, e Mauthausen. Drammatiche le stime sui superstiti: per esempio solo il 3,40% dei 8500 ebrei italiani deportati ad Auschwitz fece ritorno.

MAUTHAUSEN


Il campo visto dall'interno

Il campo di concentramento di Mauthausen, denominato poi campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dal 1940, venne costruito nell'agosto del 1938, appena cinque mesi dopo l'annessione austriaca al Reich tedesco. Era un lager nazista, una fortezza in pietra costruita in cima ad una collina situata a circa venticinque chilometri ad est di Linz. La scelta di quella zona era dovuta alla vicinanza con una cava di granito, materiale usato per la costruzione di monumenti, accessibile mediante 186 gradini, definiti dai deportati "la scala della morte". In questo campo si verificò lo sterminio mediante il lavoro forzato, violenze e la consunzione per denutrizione e stenti; quindi il maggior numero di decessi avvenne per causa del rigore disciplinare e lavorativo a cui erano sottoposti gli internati e, in numero minore, a causa della gassazione che comunque venne effettuata per mezzo di una piccola camera a gas presente nel campo. Quindi il campo svolgeva due funzioni: eliminare i nemici politici attraverso la detenzione e le uccisioni arbitrarie, e una fonte di guadagno mediante lo sfruttamento dei detenuti nelle cave. Nel 1938 la guarnigione SS di Mauthausen contava solo poche centinaia di elementi, e le guardie furono addestrate fin dall'inizio a mantenere un comportamento disumano ed incitate a torturare i detenuti. Molte testimonianze affermano che il comandante Ziereis amava infliggere personalmente torture e morte, inoltre aveva addestrato i suoi cani a sbranare i prigionieri a comando. La guarnigione negli anni divenne sempre più violenta e numerosa contando circa 1000 guardie nel 1940 e 5900 nel 1945, quando venne chiuso il campo. Per molto tempo Mauthausen e Gusen furono gli unici campi di classe 3, previsti "per detenuti difficili da recuperare": questo significava condizioni di vita durissime. In questo lager il livello di mortalità era elevatissimo: questo era dovuto alle violenze delle SS, le impiccagioni, le fucilazioni, le iniezioni al cuore di fenolo o benzina, gli avvelenamenti, con il gas, oppure bagnati con acqua fredda e lasciati gelare fino alla morte nel rigido inverno austriaco.

Planimetria del campo
(in rosso le strutture ancora presenti).
Vista aerea ai giorni nostri.
Una torretta di sorveglianza.

"Si deve parlare degli esseri umani così come si parla degli animali. Gli animali che nascono con deformazioni oppure sono inetti alla vita vengono uccisi subito dopo la nascita. Ciò dovrebbe essere fatto anche con gli esseri umani" (Dachau – Corte Militare degli Stati Uniti. 29/03/1946 – 19/05/1946, Processo alle SS del KL Mauthausen). Tra il 1942 e il 1943 i prigionieri vennero in numero sempre maggiore utilizzati nell'industria bellica, così nacque la necessità di creare nuovi campi-satellite. Il lager di Mauthausen era formato sa sette sottocampi: tre lager dedicati alle baracche destinate ai detenuti; il Krankenlager: dove era presente un lavatoio che fungeva anche da cucina e da obitorio, il Zeltlager, dove erano presenti le tende delle SS, l'Arrest, la prigione con trentatre celle e il Revier, il reparto ospedaliero. Circa 200000 persone di differenti nazionalità furono deportate a Mauthausen: persone perseguitate per motivi religiosi, omosessuali, ebrei, zingari, prigionieri di guerra e anche criminali comuni. "C'era un gruppo perseguitato esclusivamente per motivi religiosi: i testimoni di Geova. Erano perseguitati perché si rifiutavano di giurare lealtà a Hitler e di restare qualsiasi forma di servizio militare; una conseguenza politica del loro credo" (Die Geschichte des Konzentrationslagers Mauthausen, Hans Marsalek, Vienna, 1974). Il lager di Mauthausen, il sabato del 5 maggio 1945, fu raggiunto dalle avanguardie della terza Armata Americana, che entrarono dalla Porta Mongola (il nome era dovuto allo stile vagamente orientale). Fu l'ultimo dei campi nazisti ad essere liberato.

AUSCHWITZ-BIRKENAU


Ingresso del campo di Auschwitz

Simbolo dell'Olocausto, nonché maggior campo di sterminio nazista, quello di Auschwitz, fu uno dei primi ad essere operativi: esso, fu allestito nel 1940 ed entrò nel pieno del suo esercizio nel 1942, diventando il più grande centro di sterminio dell'epoca nazista. Comprendeva numerose camere a gas dotate di forno crematorio, il che permetteva l'eliminazione dei detenuti nella più completa impersonalità. Nel picco delle attività, Auschwitz permise l'uccisione 20'000 ebrei al giorno, per un totale di un milione e mezzo durante l'arco di vita del campo.
Il campo è situato in Polonia, a poche decine di chilometri di distanza dal confine con la Repubblica Ceca e la Slovacchia.

Planimetria ai tempi dello sterminio.
Planimetria ai giorni nostri.

DACHAU


Vista del campo di Dachau

Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler. Dachau servì da modello a tutti i campi di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio nazisti eretti successivamente e fu la scuola d'omicidio delle SS che esportarono negli altri lager Lo spirito di Dachau, il terrore senza pietà.
Il campo si trova nei pressi della cittadina di Dachau, vicino a Monaco di Baviera.

Planimetria ai tempi dello sterminio.
Planimetria ai giorni nostri.

THERESIENSTADT


Cimitero del campo di Theresienstadt

Il campo di concentramento di Theresienstadt, per alcuni studiosi denominato solo come ghetto di Terezín, è stata una struttura di internamento e deportazione utilizzata dalle forze tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Incorporata dal Terzo Reich nel 1938, la città della Repubblica Ceca, a 60 km da Praga, è nota per aver concentrato nel campo omonimo i maggiori artisti, il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei (mitteleuropa termine tedesco per indicare l'Europa Centrale), pittori, scrittori, musicisti e con una forte presenza di bambini.

Planimetria del campo ai giorni nostri.
Planimetria del ghetto.

CHELMNO


Gaswagen utilizzato come primo strumento per lo sterminio

Il campo di sterminio di Chelmno, situato a 70 km dalla cittadina di Lodz (Polonia), fu il primo campo finalizzato esclusivamente allo sterminio dei deportati ed ad utilizzare la «gassazione» per le uccisioni di massa. Per il raggiungimeto di questo fine gli ufficiali delle SS utilizzarono degli autocarri speciali rivestiti, i cosìdetti Gaswagen. Questi ultimi, chiamati "camion della morte" dai prigionieri, anticiparono le camere a gas per lo sterminio di un grande numero di ebrei.
Si stima che nel primo campo di sterminio del Terzo Reich morirono tra le 180.000 e le 350.000 persone.

FONTI


www.wikipedia.org

www.deportati.it

www.ushmm.org

www.shoah-nakba.it

www.storiaxxisecolo.it

www.mauthusen-memorial.org

www.restellistoria.altervista.org